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ROSA CEDRONE BRIGANTESSA

di: Paola Staccioli (1996) - da "I briganti della campagna romana" - Newton & Compton Editori

In un mondo prevalentemente maschile quale quello del brigantaggio, in cui le donne ebbero in genere solo compiti di supporto logistico, tradizione vuole che le poche "brigantesse" di cui è rimasto il ricordo vengano sempre descritte come giovani e belle.

Rosa, la giunonica e determinata moglie del capobandito Cedrone, combatté negli anni sessanta del secolo scorso vestita da uomo al fianco del suo compagno. Durante lo scontro avvenuto a Veroli fra briganti e granatieri in occasione del sequestro di un possidente di Filettino cadde malamente mentre tentava di saltare un fossato. Sovrastata da un imponente milite, non poté far altro che dichiarare la resa. Lo sbirro si avvicinò allora per far uscire "l'uomo dal fosso"; a questo punto Rosa, raccolse tutte le sue forze, gli afferrò violentemente il collo tentando di strangolarlo, e probabilmente ci sarebbe pure riuscita se non fosse intervenuto un altro soldato che la uccise con un colpo di fucile al fianco destro.

Solo dopo la sua morte i granatieri, con enorme stupore, si resero conto che si trattava di una "donna".

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